Uno tra i dubbi più frequenti tra le persone affette da dermatite seborroica riguarda l’esposizione al sole In realtà i raggi solari rappresentano una delle “cure” naturali più efficaci per questa patologia cutanea.
Il sole, infatti, stimolando le difese della pelle, agisce in modo tale da essiccare con maggiore rapidità le chiazze pruriginose, consentendo loro di diminuire e in alcune situazioni di scomparire completamente.
Non è un caso che il momento migliore nella lotta alla dermatite seborroica sia proprio l’estate. Nei mesi più caldi, per chi frequenta le spiagge, all’azione benefica del sole si aggiunge anche l’influsso dell’aria e dell’acqua marine. Ovviamente, malgrado i risultati positivi garantiti dall’azione combinata di raggi solari e mare, anche per chi ha problemi di dermatite seborroica, valgono le normali regole da seguire in caso di esposizione al sole, ossia:
- abbronzarsi con gradualità;
- non restare al sole per troppo tempo, evitando in particolar modo le ore più calde della giornata;
- garantire alla cute una corretta idratazione, bevendo almeno due litri di acqua al giorno da integrare possibilmente con centrifugati di frutta e verdura fresche;
- proteggere la pelle con prodotti adatti alla propria tipologia cutanea. Nel caso specifico della dermatite seborroica, per la scelta della crema più adeguata è consigliabile rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia.
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