In passato era divenuta demodé. Da qualche anno è tornata a essere uno status symbol, tanto da vederla sul viso
La correlazione tra stress e malattie cutanee è oggetto di ricerca scientifica ormai da tempo. Sebbene il meccanismo che si
La dermatite seborroica, o eczema seborroico, è un’infiammazione della pelle che si verifica più frequentemente in aree del corpo come la testa e il tronco (l’attaccatura dei capelli, il cuoio capelluto, le sopracciglia, i lati del naso, le pieghe dietro le orecchie), dove c’è un maggior numero di ghiandole sebacee.
La patologia può verificarsi nel primo anno di vita del neonato e, in questo caso, si parla di “crosta lattea”, oppure si sviluppa dalla pubertà in poi.
I casi lievi che si verificano sul cuoio capelluto possono interessare molti individui e in questo solitamente si parla semplicemente di “forfora”.
La principale caratteristica della dermatite seborroica è la presenza di squame bianche o giallastre su una zona di pelle rossa infiammata. Si verifica in genere sul cuoio capelluto e sulla parte centrale del volto, attorno al naso e alle sopracciglia, ma può anche interessare la fronte, la zona della barba e la pelle intorno alle orecchie. Talvolta potrebbero essere interessate anche le zone superiori del petto e della schiena.
Le cause certe della dermatite seborroica non sono ancora note, ma si è a conoscenza del fatto che la sua comparsa è facilitata da diversi fattori tra cui:
Secondo recenti dati presentati durante il Meeting internazionale dell’Isplad (International-Italian Society of Plastic-Aestethic and Oncologic Dermatology), la Dermatite Seborroica interessa tra il 3 e il 5% della popolazione mondiale, prevalentemente di sesso maschile (6 uomini contro una donna).
Anche l’Italia rientra nella media, con circa 2-3 milioni di persone colpite e picchi fino al 20% tra i più giovani.
Le statistiche evidenziano inoltre come la dermatite seborroica sia un un disturbo in continuo aumento, in particolare tra i maschi adulti, probabilmente a causa dell’inquinamento.
Generalmente la malattia si sviluppa dopo l’adolescenza, nella fascia di età inclusa tra i 20 e 40 anni, ma può manifestarsi una riacutizzazione anche dopo i 65 anni.
La prevalenza maschile rispetto a quella femminile dipende, invece, presumibilmente dal diverso equilibrio ormonale tra uomini e donne.
La pelle colpita da dermatite seborroica tende ad arrossarsi e presenta squame giallastre secche o untuose e, in alcune occasioni, piccole croste.
Nella maggior parte dei casi si ha prurito anche molto intenso. Sul cuoio capelluto può inoltre comparire forfora difficile da eliminare.
Nelle aree cutanee interessate dalla malattia si riscontra un’alterazione del sebo, la secrezione grassa delle ghiandole sebacee, che ha la funzione di ammorbidire e di difendere l’epidermide dall’aggressione degli agenti esterni. Tale sostanza viene prodotta in eccesso, favorendo la proliferazione di un microscopico fungo, il Pityrosporum ovale, chiamato anche “Malassezia”, che si nutre appunto del sebo. Risultando ipernutrito, il Pityrosporum ovale cresce a sua volta in eccesso, determinando l’arrossamento e l’infiammazione tipici della dermatite seborroica.
La desquamazione avviene perché in alcune aree della pelle, oltre all’elevata attività delle ghiandole sebacee, si verifica una produzione di cellule molto accelerata. Il naturale processo di rinnovamento degli strati superficiali dell’epidermide, che solitamente avviene in modo impercettibile e costante, risulta così alterato.
A causa del prurito, la persona colpita tende, inoltre, a grattarsi, stimolando un’ulteriore produzione di sebo e peggiorando la situazione.
Di regola, la prima cosa da fare in caso di problemi alla pelle è di rivolgersi al proprio dermatologo per una visita accurata: soltanto un medico specialista in dermatologia potrà determinare una diagnosi corretta e, nel caso, indicarci la cura migliore contro la dermatite seborroica.
In generale, per sapere se il fastidio che presento è dermatite seborroica, è necessario tenere conto di uno o più seguenti sintomi:
Le zone più colpite dalla dermatite seborroica sono il viso, in particolare la fronte, i lati del naso, le zone intorno alle sopracciglia e dietro le orecchie, i cuoio capelluto e, in alcuni casi, il torace.
Finora per curare la dermatite seborroica, senza però riuscire a risolvere il problema, sono stati utilizzati:
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Il nuovo rimedio non è un farmaco e perciò non richiede la ricetta medica. Prima di iniziare a usare l’Alukina® è comunque consigliabile sottoporsi a una visita da uno specialista dermatologo per verificare se le lesioni presenti sulla cute dipendano effettivamente da dermatite seborroica e non da altre patologie.