La parola “Seborrea” viene utilizzata per indicare un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee.
In condizioni normali, il sebo rappresenta una protezione naturale della pelle, aiutandola a contrastare la disidratazione e svolgendo anche una lieve azione antibatterica.
In caso di produzione accresciuta, però, il sebo dà origine a diverse alterazioni cutanee.
In età puberale, la seborrea accompagna spesso lesioni di tipo acneico come punti neri, comedoni chiusi, papule e pustole.
A livello di cuoio capelluto, la produzione eccessiva di sebo può, invece, determinare:
- prurito intenso;
- forfora grassa;
- la presenza di capelli dall’aspetto unto e grasso;
- la perdita di vitalità della capigliatura, con caduta precoce;
- la comparsa della cosiddetta crosta lattea, nei neonati.
Alla produzione eccessiva di sebo si deve inoltre lo sviluppo della dermatite seborroica, patologia infiammatoria che può interessare diverse aree del corpo, tra cui cuoio capelluto, sopracciglia, lati del naso, pieghe dietro le orecchie, torace (negli uomini) e in alcuni casi zona inguinale e ascellare.
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